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Dopo diversi anni trascorsi a "farsi le ossa" lavorando in varie regioni viticole francesi, Étienne Gasnier e la sua compagna Margaux Dermine decidono di mettere radici nel Revermont meridionale, splendido territorio giurassiano. È qui che nel 2022 acquistano un ettaro di Chardonnay piantato sul celebre lieu-dit En Billat, che convertono all'agricoltura biologica, per produrre uve sane e ottenere vini vivi. A questo primo appezzamento seguirà l'acquisto di altre piccole vigne: a Vincelles, a Cesancey e a Beaufort, tutti villaggi dei dintorni. Nasce così il domaine La Terre Penchée. Dopo un millesimo 2023 generoso, che permette alla coppia di confezionare le loro prime cuvée, subito convincenti, segue un 2024 dal clima difficilissimo. Con l'annata 2025 però Margaux e Étienne estendono la loro gamma di vitigni, aggiungendo piccoli appezzamenti di Savagnin, Poulsard, Pinot noir e Trousseau, che forniranno presto nuovi vini.
Quando si tratta di passare in cantina l'approccio è del tutto logico: vendemmia manuale, pressatura pneumatica diretta delle uve bianche, sfecciatura statica, esordio delle fermentazioni spontanee in vasca, per poi passare in parte (70%) in botte piccola usata. Una vinificazione connotata dal minore interventismo possibile, con un uso omeopatico dei solfiti. Tutta la purezza del terroir e di uve di talento si coglie appieno nel calice, grazie a questa filosofia gentile e rispettosa della materia prima e del territorio.
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